REBRANDING: DALL’ARTE DELLA RESTAURAZIONE AL MARKETING E DESIGN
Se parliamo di Rebranding…
il primo paragone che mi sale alla mente è quello che coincide con le figure dei Restauratori, per poi associarli inevitabilmente alla Réstauration de La Cappella Sistina.
In effetti, come dice il nostro Slogan Complicare è Facile, Semplificare è Difficile, pensare che il lavoro sul rebranding o quello sulla Cappella Sistina sia cosa da poco, la realtà è tutt’altra storia… Creare qualcosa da zero è senza alcun dubbio impresa più semplice di rigenerare l’identità di un colosso che esiste da 30 o 40 anni sul mercato, senza lasciare che la sua essenza svanisca!
Cos’è allora il Rebranding?
Una strategia di rebranding è solitamente associata alla necessità di un cambiamento nella brand image, ovvero degli elementi visivi ed estetici come il logo, associati alla percezione che l’utente ha del cambiamento. In generale, il Rebranding può essere evolutivo o rivoluzionario. Un esempio che proprio di recente ha fatto parlare davvero tanto di se è stato il Caso ZARA. Non sono mancate infatti le burle e le critiche a proposito della rivoluzione avvenuta sul logo della catena di abbigliamento spagnola.
Bisogna comunque affermare che, sebbene piaccia o meno agli utenti e credetemi alla fine succede un po come in politica – nessuno voleva Trump ma alla fine è diventato presidente – il logo funziona davvero!
Oggi, KOKOdesign dopo ben 40 anni di effettiva presenza sul mercato ha eseguito un rebranding o una restaurazione dell’identità dell’old La Mariposa che oggi diventa Mariposa – Concept Store. Sarà stata l’eliminazione dell’articolo determinativo, l’aggiunta di Concept Store o la Legge di Darwin sulla Sopravvivenza del più forte a fare la differenza?
Ebbene sì, l’evoluzione di Darwin non solo è paragonabile alla specie umana ma anche ai Brand. Bisogna rivoluzionarsi e adattarsi alle esigenze attuali per sopravvivere!
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