Design Thinking – scopriamolo insieme
Il Design Thinking è un processo iterativo in cui cerchiamo di capire l’utente, sfidare ipotesi e ridefinire i problemi nel tentativo di identificare strategie e soluzioni alternative che potrebbero non essere immediatamente evidenti con il nostro livello iniziale di comprensione. Il design è un processo cosa che sembra banale, ma non è necessariamente così evidente. E poi che si tratta di un processo iterativo.
A cosa serve il Design Thinking?
Vi è mai capitato di non avere la più pallida idea di come risolvere un problema? O magari di essere certi di avere una soluzione a quel problema, per poi prendere una solenne cantonata?
Ecco. Immaginate quella sensazione lì. Il Design Thinking serve proprio a questo.
Con l’utilizzo di una serie di tecniche che pongono al centro la comprensione del problema, la messa in discussione delle assunzioni e la verifica delle ipotesi, tramite test con le stesse persone per cui è stata elaborata la soluzione si può arrivare a risolvere il problema trovando idee inaspettate, innovative o nascoste. E se non si tratta di idee innovative di per sé, possiamo ragionevolmente sapere che si tratta di soluzioni efficaci.
Come si fa?
In un processo di Design Thinking l’obiettivo è quello di raggiungere un risultato verificabile in un tempo relativamente breve. Un risultato che sia utilizzabile e sensato per chi l’ha commissionato e che appartenga a tutto il team di progettazione. Ci si arriva tramite un processo che si compone di alcune fasi che sono state codificate in:
- Empathise – empatizza con i tuoi utenti
- Define – definisci i bisogni dei tuoi utenti, i loro problemi e le opportunità
- Ideate – genera idee e soluzioni innovative mettendo in discussioni le tue assunzioni
- Prototype – prototipa per iniziare a realizzare le tue soluzioni
- Test – metti alla prova le tue soluzioni testandole
Dobbiamo sempre avere presente le persone per cui stiamo progettando e comprendere i loro bisogni.
Soluzioni che non siano astratte e infattibili, bensì facilmente prototipabili. Cioè che ci permettano di poter tornare dai nostri utenti per fargliele provare. Perché? Per capire da loro se ci sono aspetti che abbiamo trascurato, se ci sono aspetti migliorabili sia nell’idea che nell’esecuzione. E quindi per poter iterare di nuovo sulla soluzione.
Se il Design è un processo che mira a risolvere un problema, Design Thinking è un approccio alla soluzione del problema che stiamo affrontando.
Un approccio fatto di cinque diverse fasi in cui il cuore della questione sta non solo nell’indagare il bisogno delle persone per cui stiamo progettando, ma soprattutto nell’elaborazione di soluzioni che possano essere facilmente messe a terra e verificate iterativamente. È (anche) per questo che il Design Thinking è diventato così popolare: perché lo si può applicare a moltissimi campi. Dall’ideazione di una startup, alla ridefinizione di processi aziendali fino alla creazione di un prodotto fisico o di un servizio.
Fonti: http://www.ninjamarketing.it/2018/06/21/cosa-e-a-cosa-serve-come-si-fa-design-thinking/ e https://www.interaction-design.org/literature/article/what-is-design-thinking-and-why-is-it-so-popular
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